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#olimpiadi

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Travis Stevens dice che il Judo morirà negli USA (e il mio parallelo con la lotta in Italia)

Travis Stevens, medaglia di bronzo di judo e cintura nera di Brazilian Jiu-Jitsu, parla finalmente dell’elefante nella stanza: il futuro del judo negli Stati Uniti è a rischio, a meno di cambiamenti significativi.

Ml’olimpionico ha tracciato un quadro preoccupante della situazione del suo sport durante la sua recente apparizione al podcast di BJJ Fanatics.

Secondo Stevens, il problema principale del judo americano è la mancanza di opportunità professionali per i giovani atleti, soprattutto se confrontato con la scena in rapida crescita del Brazilian Jiu-Jitsu. “Non c’è futuro, non c’è sbocco per le persone,” ha lamentato. “

Il nocciolo del problema, ha spiegato Stevens, è che il judo in America è troppo concentrato sulla produzione di medagliati olimpici, piuttosto che sulla costruzione di un ecosistema sostenibile che possa trattenere e sviluppare gli atleti a lungo termine. “Se ti dicessi: ‘Ehi, devi diventare un miliardario, un miliardario, altrimenti non vale la pena nemmeno alzarsi dal letto,’ vivremmo in una comunità di povertà, perché con questa mentalità non si va da nessuna parte,” ha detto.

Secondo Travis la comunità del Jiu-Jitsu è stata davvero brava nel creare opportunità imprenditoriali per i praticanti. “Ci sono tante persone che lavorano… lavori da operai o impiegati che amano il Jiu-Jitsu,” ha notato Stevens. “Amano i benefici che traggono, soprattutto i principi marziali dello sport, come l’immunità, l’autopreservazione, la protezione, l’onestà – c’è una sorta di bussola morale nello sport che viene trasmessa alle persone.

Questa bussola morale, unita al modello di business del Jiu-Jitsu basato su scuole focalizzate sulla comunità, ha permesso allo sport di fiorire a livello di base. Al contrario, la mentalità eccessivamente rigida e competitiva del judo ne ha ostacolato la crescita.

“Il judo tende a concentrarsi di più sul lato competitivo e meno su quello della comunità, ed è qui che facciamo davvero fatica,” ha detto Stevens. “Se ogni scuola di Jiu-Jitsu nel paese trattasse ogni persona che entra come ‘amico, devi prepararti per andare alle Olimpiadi,’ non si andrebe da nessuna parte.

Quello che dice Travis Stevens sulla questione Judo negli Stati Uniti è quello che in moltissimi lamentano anche del sistema lotta Italiano, sempre alla ricerca di medaglie, interessati solo ai campioni e rendendo le cose difficilissime agli amatori.

Noi italiani abbiamo, giustamente, goduto dei successi alle di Tokyo e di Parigi.
Ma sappiate che Tokyo e Parigi sono state solo tappe di avvicinamento.
In quale Olimpiade l'Italia è arrivata più in alto nel medagliere? Los Angeles 1932 (seconda).
In quale Olimpiade l'Italia ha vinto più ori? Los Angeles 1984 (14 medaglie d'oro).
Quindi aspettiamoci grand'Italia a Los Angeles 2028!
Tokyo e Parigi sono state solo l'antipasto.

Non ha mai avuto rimpianti guardando alle atlete di oggi, la loro popolarità e i loro guadagni?

Sono cambiati poi i tempi: il mio sport era dilettantistico, oggi denaro e sponsor hanno creato il professionismo. Le due carriere sono troppo diverse e io non sarei capace di sostenere le pressioni degli sponsor: ho vissuto un’epoca giusta per il mio carattere.
#Novella #Calligaris - 3 medaglie alle #Olimpiadi di Monaco 1972
(fonte Avvenire)

BILANCIO ALTERNATIVO DELLE #OLIMPIADI DI #PARIGI2024

LA PARTECIPAZIONE PALESTINESE E IL "BOTTINO" DEL TEAM DEI RIFUGIATI

Il team palestinese ha gareggiato dimostrando che esiste e resiste, nonostante difficoltà, massacri e la negazione della loro stessa esistenza.

Il "bottino" del team dei rifugiati entra nella storia con la sua prima medaglia e una onorevole squalifica, ma non sale alla ribalta delle cronache.

#ImaneKhelif è una donna!

#Disport #sportwashing

fanrivista.it/2024/08/BILANCIO